IL SATURIMETRO è uno strumento necessario per misurare la saturazione dell’ossigeno nel sangue
In questo periodo può essere utile averne uno in casa, a causa dell’emergenza da sars-CoV-2 – perchè può aiutarci a diagnosticare, o comunque escludere, una possibile polmonite.
Poiché l’ossigeno entra nel nostro organismo attraverso i polmoni, ma, in caso di problemi respiratori, potrebbe passare nel sangue in misura minore del solito.
La misurazione avviene attraverso le dita, esattamente con l’inserimento di un dito all’interno dello strumento, per una corretta misurazione è necessario che le dita siano calde: quindi è consigliato sfrega bene le dita prima della misurazione.
Alcuni pazienti, come quelli affetti da Fenomeno di Raynaud o da patologie che causano una cattiva circolazione delle dita, possono mostrare valori della saturazione dell’ossigeno falsamente più bassi: scaldano bene le dita si può, almeno in parte evitare questo problema.
Inoltre se non utilizzato in condizioni ottimali, il saturimentro può portare ad errori nella lettura, dando risultati errati.
Quindi è importante prima della misurazione prendere le dovute precauzioni:
- togliere lo smalto dalle unghie perché potrebbe schermare le lunghezza d’onda generate dall’apparecchio;
- Se le unghie sono troppo lunghe: vanno tagliate, altrimenti il polpastrello non cade nel raggio d’azione del raggio laser che serve a misurare la saturazione dell’ossigeno;
I valori normali di ossigenazione (riportati come SpO2) vanno dal 97% in su – ma non sono preoccupanti valori fino a 94%, soprattutto in pazienti con note patologie polmonari.
Se l’ossigenazione scende al disotto del 90% in soggetti con febbre elevata, tosse e mancanza di respiro bisogna contattare il numero regionale 800894545 o il 112.
Oltre ai valori di ossigenazione, la maggior parte dei saturimetri riporta anche la frequenza dei battiti del cuore o frequenza cardiaca: quando lo leggiamo è importante non confondere i due dati.